Francesco Bartolomeo Conti
Francesco Bartolomeo Conti (20.1.1681 o 1682 Firenze – 29.7.1732 Vienna) era originario di una famiglia di musicisti e proseguì questa tradizione sposando Maria Landini (in secondo matrimonio) e poi Maria Anna Lorenzani (in terzo matrimonio), che erano cantanti di corte e si esibirono anche in opere composte da loro stesse. Anche il figlio che Conti ebbe dal primo matrimonio con Therese Kugler von Edelfeld, Ignazio Maria, era musicista e compositore.
Wienerisches Diarium no. 226, 3.10.1705 [p. 9]: nota sul matrimonio di Conti
Conti era parte di quel gran numero di musicisti italiani che influenzarono la vita e lo stile musicale della corte imperiale in Vienna nelle 17. e 18. secolo. Servì la corte per circa 30 anni, dal suo primo ingaggio nell’anno 1701 fino alla sua morte, avvenuta nel 1732; lavorò quindi per tre imperatori, Leopoldo I, Giuseppe I e Carlo VI. Grazie alle sue abilità musicali e compositive, sopravvisse anche negli anni critici che seguirono la morte di un regnante, come tra il 1705 e il 1711 quando la cappella di corte fu sciolta, riorganizzata e ridimensionata. Nel 1711, nel corso di una revisione degli ingaggi dei musicisti, i maestri di cappella Ziani e Fux si espressero a favore della permanenza di Conti nella cappella imperiale.
Conti era molto conosciuto come virtuoso di tiorba, che è un grande liuto con corde di basso. Nel 1701, l’imperatore Leopoldo I lo chiamò alla corte viennese dove Conti assunse sia i compiti solistici con il suo strumento sia i compiti nel gruppo del basso continuo come ripienista. Nonostante Conti non fosse obbligato a comporre, lo fece comunque. La rappresentazione delle sue composizioni per la regina a Londra nel 1707 e la sua promozione come compositore di corte imperiale con carica vitalizia testimoniano che Conti era apprezzato sia come compositore che come strumentista. Nel 1725, non molto dopo il suo terzo matrimonio, Conti si ammalò gravemente e in seguito alla malattia non fu in grado né di suonare il suo strumento né di comporre; pertanto, tra il 1727 e il 1731non arrivarono nuove opere per la corte viennese. La scarsità di abili tiorbisti e l'enorme vuoto lasciato da Conti sono evidenti nelle difficoltà incontrate dal maestro di cappella Johann Joseph Fux nel trovare un sostituto; Joachim Sarao, che sperava di ottenere un posto permanente, fu assunto, ma con sua grande delusione a condizioni molto più svantaggiose rispetto a Conti.
Tiorba, ca. 1580, Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:377-Italian-Lute,-about-1580-q75-867x3361.jpg)
Nel 1732, Conti terminò la sua ultima composizione, l’oratorio L’osservanza della divina legge. L’ultima versione del suo testamento è datata al mese di giugno dello stesso anno, quando morì il 20.7. a Vienna. Conti è menzionato tra i decessi “nella città” del 20 giugno.
Wienerisches Diarium nr. 59, 23.7.1732 [p. 7]
Sebbene Conti fosse uno strumentista, solo poche delle sue composizioni strumentali sono conosciute e tramandate. Alla corte viennese compose soprattutto musica sacra e secolare da camera (cantate, serenate) e anche per le occasioni rappresentative e dinastiche più importanti, per le quali creò i suoi oratori e le sue opere. Conti aveva un grande talento per il genere comico e per questo, tra il 1714 e il 1723, fu incaricato ben 12 volte di comporre una grande opera per il carnevale della corte viennese – una di queste opere è la tragicommedia per musica Penelope, rappresentata per la prima volta nel 1724.
Le opere di Conti per la corte viennese furono meno esclusive di quelle del maestro di cappella imperiale, J. J. Fux: furono spesso copiate e rappresentate nelle città e corti come Hamburg, Dresda, Breslavia, Braunschweig-Wolfenbüttel, Bruxelles, Praga, Jaroměřice e anche a Londra dove L’Ormisda fu elaborata in modo speciale da Händel. Tuttavia, per ragioni non più evidenti, Penelope rimase una produzione esclusivamente viennese.
Bibliografia
Francesco Bussi, Angela Romagnoli, Art. "Conti (I)", in: MGG Online, ed. Laurenz Lütteken, New York / Kassel / Stuttgart 2016ff., 2000, online 2016, https://www.mgg-online.com/mgg/stable/13435
Hermine Weigel Williams, Francesco Bartolomeo Conti. His Life and Music, Aldershot: Ashgate1999.